Un passo avanti nei playoff, sempre più vicino all’obiettivo. Il Levante Caprarica si qualifica per il secondo turno playoff piegando in rimonta la resistenza della Woman Napoli. E se in campo è stata dura, non lo è stato di meno dietro le quinte.
“Fino all’ultimo secondo c’è stato da soffrire – conferma la preparatrice atletica Tiziana Di Giorgi – perché in questo sport non sai mai cosa può accadere. Ad un certo punto ho guardato l’orologio e avevo i battiti a 141… Entusiasmante lo è stato di sicuro e per fortuna la sensazione positiva è rimasta anche quando è suonata la sirena. Siamo state sotto, ma non abbiamo mai mollato: il cambio marcia più importante di questa stagione è stato sicuramente in questo switch mentale al quale hanno contribuito innesti come Privitera, Amanda e Rocio. Ma tutte, dalla prima all’ultima, sono cresciute giorno dopo giorno, lavorando sulle debolezze per renderle punti di forza”.
Stop (per questa domenica) and go (domenica 27 aprile) contro un’altra campana, la Salernitana, contro la quale – com’era stato per la Woman Napoli – i precedenti in campionato dicono 50 e 50. C’è un altro fattore che accomuna i due turni: si tratterà di nuovo di una gara secca da giocare in casa.
“Il ko nella gara di ritorno è coinciso con un piccolo calo di concentrazione, ma c’è tanta fiducia perché questo è senza dubbio il nostro miglior anno: non parlo di risultati e non parlo neanche del raggiungimento playoff, ma del modo in cui la squadra ha imparato a gestire l’aspetto mentale. Sul piano fisico, non c’è stato tempo per un richiamo specifico e andare a mettere ulteriori carichi su giocatrici che lavorano per gran parte del giorno sarebbe stato controproducente: in quest’ultima fase, in collaborazione col fisioterapista, abbiamo più che altro mantenuto il solito programma tra campo e palestra. E poi ho dato una mano a Milena Trenta col reparto portieri: di qualsiasi cosa ci sia bisogno, ci siamo l’uno per l’altro. Lo staff è unito, esattamente come lo è la squadra”.
E se a questo aggiungiamo anche il gruppo tifosi, il Levante non ha nulla da temere, se non sé stesso.
“Mi è sempre piaciuto pensare in grande e oggi lo faccio con ancora più entusiasmo: sarei felice soprattutto per Pier Paolo Morello e Lucy Campanile, perché so quanto tengono a questo progetto e so quanto tempo gli dedicano sottraendolo senza rimpianto alcuno a quello della loro vita privata. Gli scongiuri ci stanno e lo sport dipende sempre da tantissime variabili, ma – conclude Di Giorgi – tutti ci crediamo tantissimo e tutti ci stiamo mettendo il cuore. Se quel salto dovesse arrivare, sarebbe assolutamente meritato”.
Foto: Giulia Maniglia
